Bologna Certosa La chiesa di San Girolamo della Certosa parte 2

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Nella chiesa del monastero sono da segnalare il trittico della Passione di Cristo, opera di Bartolomeo Cesi[9] e il coro ligneo intarsiato ripristinato da Biagio De&Marchi nel 1538 dopo l&provocato dai Lanzichenecchi di Carlo V. In evidenza sono i dipinti dedicati a episodi della vita di Cristo, delle dimensioni di circa 450x350 cm, i quali furono commissionati nella metà del Seicento ai due Sirani, Giovan Andrea e la figlia Elisabetta[10], a Francesco Gessi, Giovanni Maria Galli da Bibbiena, Lorenzo Pasinelli, Domenico Maria Canuti e al napoletano Nunzio Rossi. Altre opere di Antonio e Bartolomeo Vivarini, Ludovico e Agostino Carracci, oltre che del Guercino, furono trasferite in epoca napoleonica alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Nella cappella di San Giuseppe affiancata alla chiesa si trova l&cena del 1562 ca., traslata dal Refettorio del convento; attribuita in un primo tempo a Orazio Samacchini da Pietro Lamo e dalle guide settecentesche, è stata riattribuita a Lorenzo Sabatini da J. Winkelmann, grazie anche al ritrovamento di un disegno preparatorio nelle collezioni del Louvre da parte del Ragghianti. da wikipedia

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